Sinner, il primo slam non si scorda mai
L’italiano vince in rimonta la finale dell’Australian Open e si aggiudica il torneo Major.
28 gennaio 2024, Jannik Sinner vince gli Australian Open alla Rod Laver Arena a Melbourne contro il russo Daniil Medvedev 3 set a 2, (3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3).
Sinner entra dunque nella storia: conquista gli Australian Open battendo con una strepitosa rimonta Medvedev. E’ il terzo italiano dopo Pietrangeli e Panatta a vincere un titolo Slam nel singolare maschile, che mancava dal 1976. Mai nessun italiano si era imposto a Melbourne, per Jannik è l’11° trionfo della carriera e sicuramente il più importante. Da oggi è anche il primo italiano a vincere un Australian Open.
Una cavalcata iniziata a suon di 3-0, vittorie senza mai lasciare set agli avversari, fino alla semifinale vinta contro Novak Djokovic, uno che a Melbourne vantava 33 vittorie di fila, vantava. Il russo parte forte e domina i primi 2 set, vincendoli nettamente con il punteggio di 6-3, 6-3. Il terzo set per Jannik é decisivo per rimanere in partita e, esaltandosi nelle difficoltà, vince un vero e proprio braccio di ferro con Medvedev, con scambi prolungati come quello che dura 30 colpi e una battaglia sempre più intensa anche a livello di nervi e riesce a prevalere per 6-4. Si va al quarto set e Jannik, dopo essere rimasto in partita, può continuare a credere nella rimonta.
Desiderio che si realizza con un break al decimo gioco che gli vale il 6-4 e il quinto set decisivo. L’epica rimonta si concretizza con un ace che gli vale il break del 4-2, fino al match-point finale del 6-3. Il sogno è realtà. Jannik Sinner ha vinto gli Australian Open 2024, l’Italia può festeggiare il primo grande trionfo del suo campione e il ritorno al successo in un torneo del Grande Slam.
Sinner ha 22 anni e al momento è quarto nel ranking mondiale (Medvedev è terzo). Già prima del torneo era considerato uno dei favoriti per la vittoria finale, visto che da mesi le sue prestazioni erano in crescita e aveva mostrato molti miglioramenti, riuscendo a battere più volte tutti i più forti colleghi in circolazione. “Fai qualcosa di diverso“, gli aveva gridato dagli spalti nel secondo set l’allenatore, Simone Vagnozzi, quando Sinner era sotto cinque game a uno e chiedeva cosa fare. Aveva allora messo a segno un break, tenuto il servizio successivo e si era riportato sotto, salvo perdere il set al nono gioco. Il cambio di strategia, con più aggressività nelle risposte ai servizi di Medvedev e nei lunghi scambi, ha pagato tuttavia nei set successivi insieme alla maggiore brillantezza fisica rispetto al 27enne Russo.
Ringrazia tutti Jannik a fine torneo, dalla famiglia ai tifosi passando ovviamente per il suo angolo capitanato da Vagnozzi e Cahill. Questi due signori, va super sottolineato, stanno facendo un lavoro straordinario con questo ragazzo, straordinario. Quello che più sinceramente impressiona è la sua tenuta mentale, così giovane e così maturo. Migliorato fisicamente e nel servizio non riesce più a dare punti di riferimento agli avversari, ormai è diventato davvero padrone del campo. Anche la pesantezza della palla nei colpi sta diventando un problema, per gli altri.