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venerdì, Ottobre 18, 2024
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Tennis, i migliori otto del mondo chiudono la stagione

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Tennis, i migliori otto del mondo chiudono la stagione

La superNova(k) splende nel cielo di Torino

Alle Nitto Atp Finals Djokovic eguaglia il record di Federer, ancora a secco Nadal

Nel week end scorso a Torino si è conclusa la 52esima edizione delle Atp Finals. Orfana dell’attuale n.1 del mondo Carlos Alcaraz a causa di un infortunio all’addome, la competizione più importante dopo i tornei del grande slam ha visto il serbo Novak Djokovic affermarsi per la sesta volta in carriera. A 35 anni belli che suonati è il tennista più attempato a vincere l’ultimo torneo dell’anno demolendo in finale il norvegese e n.3 del mondo Casper Ruud per 7–5 6–3. Arrivato fino in fondo disputando cinque match, ha concesso soltanto un set nella partita contro il russo Medvedev nel terzo round-robin quando era ormai sicuro di essersi qualificato alla fase successiva, la semifinale contro un ottimo e in crescita Fritz. L’americano ha concluso la sua avventura da subentrato, prendendo il posto di Alcaraz e togliendosi lo sfizio di battere il ventiduenne canadese Auger-Aliassime, ma soprattutto Rafael Nadal (non in grandi condizioni atletiche) che in questa competizione non è mai stato in grado di affermarsi (strano ma vero). Il torneo ha visto inoltre uno Tsitsipas sprecone contro Rublev, dopo essere andato in vantaggio di un set le ha poi prese sonore dal russo nei restanti due ed è stato quindi costretto ad abbandonare così i sogni di bissare il 2019. Tutto sommato il torneo è andato via liscio come ci si aspettava e con un paio di aspetti da analizzare: un Djokovic sempre con il coltello fra i denti pronto a lottare su ogni palla come fosse l’ultima con la tangibile impressione di essere lui il solo padrone del proprio destino, e secondo, ma non per ordine di importanza, ci si aspettava qualcosa di più dai colleghi con l’anagrafica migliore, che invece come quasi sempre accade, alla fine lasciano sempre molto a desiderare. Gli anni passano pure per loro, quindi è bene che inizino da subito a cambiare marcia perché le briciole che lasciano i senatori saziano poco.

Conosciamo bene il percorso professionale di Novak in questa stagione limitato per sua scelta a causa della posizione assunta sulla vaccinazione contro il covid. Ha praticamente saltato la metà dei master 1000 e l’esatta metà dei tornei del grande slam e ora è n.5 del ranking. Queste Atp Finals in sostanza, non me ne voglia il giovane cannibale Alcaraz, hanno dimostrato che se la scaletta di Djokovic fosse stata quella di “sempre”, il serbo sarebbe ancora davanti a tutti. Buon tennis.

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