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sabato, Luglio 27, 2024
F1

La F1 sta uscendo di pista, che freni un po’

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Verstappen vince un Gp di Australia folle con quattro partenze

Che la RedBull e la Ferrari facciano un mondiale a parte è ormai cosa certa. I primi perché corrono con un’astronave perfetta, i secondi perché ormai li vediamo tornare ai box più con lo scooter che dentro la monoposto rossa di Maranello, ma questa è un’altra storia. Stamattina alle 7 a Melbourne ha preso via il Gp di Australia, dove si è consumata la gara più folle del mondo che non ha comunque cambiato la premessa iniziale. Ad Albert Park abbiamo visto tre red flag e quattro partenze con un arrivo a regime blando dopo l’ultima safety car. Dunque, la sicurezza è chiaramente la stella polare, il problema è che gli interventi per mettere in sicurezza i piloti e garantire una competizione regolare potevano svolgersi senza interrompere la gara ma semplicemente dando un valore reale alla safety car, che dovrebbe appunto servire a questo. Sia per l’incidente di Albon che per il problema tecnico avvenuto a Magnussen, invece di introdurre in pista i macchinari di aspirazione detriti, sarebbero bastati gli interventi del personale di pista per far fronte a tutto. Questa Formula 1 sta diventando vittima di regolamenti troppo lunghi e complessi che in realtà non aiutano i giudici a essere coerenti e soprattutto equi in ogni decisione. Oltretutto è chiaro che ripartire dalla griglia a tre giri dalla fine, potendo cambiare tutti le gomme e mettendo ovviamente le rosse, da modo ai piloti di poter dare il tutto per tutto e di tentare il colpaccio, cosa volete che facciano? Infatti Stroll e Sargeant finiscono nella ghiaia, Alonso finisce fuori dopo una collisione con Sainz (poi penalizzato di 5 secondi), mentre le due Alpine decidono di auto-eliminarsi con Pierre Gasly che manda contro il muro Esteban Ocon. Poco dopo e tutto viene nuovamente sospeso. Nuova bandiera rossa e caos vero e proprio a livello regolamentare. A questo punto le decisioni hanno davvero sorpreso. Fernando Alonso conteggiato in classifica, Lance Stroll re-inserito e Carlos Sainz penalizzato in regime di safety car finale. Uno spettacolo indegno davanti a più di 440.000 persone che pagano un biglietto a peso d’oro, decisioni frutto di un Domenicali al quale sta sfuggendo di mano il concetto di spettacolarità. Lo stesso presidente che prima della gara ha proprio affermato che la F1 ha come dovere quello di essere spettacolare soprattutto per quelli che si affacciano a questo sport. Tutto giusto, ci mancherebbe, ma la sfida è quella di essere spettacolari senza aumentare la casualità degli eventi, essere spettacolari mantenendo la meritocrazia; partire dalla griglia due volte oltre a quella iniziale è oltretutto pure più pericoloso, altro che sicurezza. Ai piloti non si può dare uno strumento così pericoloso e chiedergli di usarlo con coscienza, è semplicemente e giustamente impossibile. Bisogna fare in modo che con un regolamento chiaro e snello si possa garantire il massimo livello con il minimo rischio.

Sicuramente non vedremo più una confusione del genere, questo sport è oggettivamente spettacolare grazie ai principali intrepreti, la classe di alcuni piloti è da pelle d’oca e le manovre in pista parlano da sole. Quello che abbiamo visto stamattina dispiace proprio per questo, è un peccato rovinare quello che negli ultimi anni si è costruito con tanta dedizione e passione. Sono sicuro che Domenicali riuscirà a trovare una soluzione e far dimenticare presto questo NON spettacolo. Facciamoli correre questi ragazzi, sapranno farci divertire loro.

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